La città fa parte di una vasta area salentina di cui è sempre stata il centro economico-finanziario, culturale e turistico. Lecce è famosa soprattutto per la sua vocazione cosmopolita e tollerante, per la sua vivacità culturale e l’eclettismo architettonico, che affianca stile barocco e architettura moderna: per tutte queste caratteristiche è considerata tra le più “europee” delle cittadine della Puglia. La città sorge nella parte centro-settentrionale della pianura salentina; la morfologia del territorio è quasi totalmente pianeggiante, con strati di terra rossa e assenza di corsi d’acqua in superficie.

Dal 1000 a.C. il Salento, in passato conosciuto come Terra D’Otranto, è stato una meta di conquista da parte di popolazioni, che hanno lasciato numerose tracce del loro passaggio, nei luoghi e nella cultura dei salentini. Primi fra tutti ricordiamo i Messapi, che fondarono la città di Lecce. Il dominio spagnolo portò una situazione di chiusura, ma Lecce visse in quest’epoca un momento di sviluppo economico, culturale e artistico, grazie all’attività dell’università e ai suoi scambi commerciali con l’Oriente. Verso fine secolo cominciò l’Epoca Barocca che  in questa cittadina diede vita ad una delle più belle espressioni artistiche della storia dell’arte europea, fatta di esuberanti e minuziose decorazioni intagliate nella tenera pietra leccese, che crearono meravigliose superfici ornamentali dove circonvoluzioni e riccioli si susseguivano in un ritmo compositivo senza sosta e sempre originale.

Un altissimo campanile spezza il paesaggio lineare della città: è il Campanile del Duomo, uno tra i più alti d’Europa, alto 68 metri e dalla planimetria a base quadrata che si eleva per un totale di cinque piani decrescenti verso l’alto, ognuno dei quali sottolineato da una ricca balaustra decorata.

 L’occhio incantato spazia da un capo all’altro di piazza S. Oronzo, posta nel centro abitato, e che prende il nome dal Santo Patrono di Lecce, Oronzo, fin dal 1656, in occasione di una terribile epidemia di peste che si abbatté sul Regno di Napoli provocando molte vittime. La Colonna Di S. Oronzo è alta 29 metri e sostiene la statua in rame raffigurante S. Oronzo nell’atto di benedire la città.

 Spicca a Lecce la figura maestosa del castello posto sul tracciato orientale della cinta muraria, e conosciuto comunemente come “Castello Carlo V”: fortezza spagnola, carcere borbonico, segno di efferatezza umana dove versarono il loro sangue prigionieri politici e detenuti comuni. Si erge maestoso per ricordare ai posteri la crudeltà dei potenti.

 In definitiva Lecce è un meraviglioso antico borgo che ha saputo conservare intatto il suo fascino marinaresco, stretto tra calli e campielli, tra il porto canale e la scogliera: i fregi, i capitelli, i pinnacoli ed i rosoni che decorano molti dei palazzi e delle chiese della città, sono in barocco leccese. Col suo messaggio di fastosità, fantasia e libertà, il barocco leccese incanta tanto a Lecce quanto in provincia sulle facciate delle chiese e sui portoni e i balconi dei palazzi signorili. Miracolo irripetibile nato dalla perizia di scultori e artigiani della tenera pietra leccese. L’appellativo “Firenze del sud” serve a spiegare il significato del barocco a Lecce: il termine “barocco leccese” fu coniato per indicare questo stile che si riteneva astruso, strano, superlativo del bizzarro, ma che ebbe come caposcuola dei grandi nomi dell’epoca quali il Bernini, il Borromini, e Pietro della Cortona.

I molti musei presenti a Lecce custodiscono le testimonianze delle numerose civiltà e culture succedutesi su questa terra, nonché capolavori d’arte più e meno noti, come il Museo Missionario Cinese, il Museo Provinciale delle Tradizioni, il Museo Provinciale S. Castromediano, la Pinacoteca d’Arte Francescana. Per le strade e nei mercati, infine, trionfano oggi come in passato le arti “povere” come quella unica al mondo della cartapesta, o quella della lavorazione della pietra leccese.

Città di porto e di pesca, di estese spiagge sabbiose e dorate, dello sport, del turismo e del divertimento, ma soprattutto delbarocco, è oggi rinomata meta turistica.