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La costa Salentina (mare e grotte)
Case in Affitto nel Salento a Pescoluse per le Vacanze

La costa Salentina (mare e grotte)

Grazie alla varietà dei luoghi e delle culture, proporre un solo itinerario per visitare la costa salentina sarebbe troppo riduttivo e comunque inutile perché per poter apprezzare al meglio tutte le bellezze locali basta lasciarsi consigliare dalle genti locali, sempre cordiali e felici di aiutare i turisti che vogliono conoscere la “loro” terra.


3I due mari
della costa salentina, l’Adriatico dai bassi fondali e lo Ionio caratterizzato dalle profondità tipiche del mare aperto, sono poco inquinati e molti tratti sono tutelati come il tratto di costa che va da Torre In serraglio a Punta Prosciutto: si tratta di una zona che vede l’alternarsi di spiagge e scogliere, è di origine carsica, come testimoniato dalla presenza di molte grotte e anfratti. Nei fondali sono presenti formazioni di coralligeno. È questo un tratto di costa che offre scenari tipici dei paesi sub tropicali ed è per questo indicato per le immersioni.

La costa Salentina con le sue spiagge sassose o morbide e bianche, la macchia maditerranea lussureggiante e le vivaci cittadine in riva al mare, permetterà di vivere i colori e il divertimento del Salento, tra le onde del mare e i relitti sommersi; si potrà godere di un indimenticabile tramonto sul mare per poi proseguire da Gallipoli a Torre San Giovanni ed  esplorare tutte le calette nascoste.

Infine indimenticabile sarà la scoperta di castelli e torri saracene suggestive in cima a costoni di roccia a picco sul mare,  e delle maestose e antiche ville di Santa Maria di Leuca lungo la costa, delle lussureggianti piste che si addentrano tra gli oliveti, del vino morbido e pastoso tipico del Salento.

Il Salento è una delle principali località turistiche della Puglia. La sua costa incontaminata regala al visitatore distese incantevoli di spiaggia e tantissime piccole insenature, baie nascoste e grotte marine. Proprio le bellissime grotte marine rappresentano una grande attrazione per i tanti turisti che ogni estate vengono a visitare la zona. Numerosi sono i giri in barca organizzati, che portano da una cittadina all’altra, da Alliste a Lido Marini e a Pescoluse. E tutto parla di storia, di popoli passati: Fenici, Greci, Romani e addirittura uomini primitivi che nelle grotte trovarono riparo, vissero ed operarono.

Una volta a terra, il passo avanza alla ricerca di novità nelle cittadine salentine, nella
33natura, sempre imprevedibile nei colori ed odori rupestri. Il cielo, il mare e le scogliere si fondono in un unica armonia regalando pace interiore.  Da est ad ovest percorrendo il lungomare delle coste salentine, non è raro fermarsi per fare un tuffo, da Gallipoli a Porto Cesareo e da Santa Cesarea Terme ad Otranto; oppure per gli amanti degli scogli e dei fondali non troppo alti, delle grotte marine e sottomarine, è d’obbligo visitare le coste intorno a Santa Maria di Leuca, il punto più a sud d’Italia, e le splendide coste a falesia a nord di Otranto.

Infatti da Otranto all’estremo lembo d’Italia, Santa Maria di Leuca, è tutto un susseguirsi di grotte insenature, porti naturali e terme: si contano ben 54 cavità marine. Proprio nella più importante città termale del Salento, Santa Cesarea Terme, famosa per le acque teraupetiche, si trovano le cavità carsiche più importanti: le grotte Gattulla, Fetida, Sulfurea e Grande, ricche di acque e fanghi; la grotta Palombara, rifugio di centinaia di colombi selvatici; le grotte Verde e Matrona, la Rotondella e la Rotonda, ed ancora le grotte del Diavolo, delle Tre Porte e di Cala dell’Elefante,affacciate sul mare di fronte a Tricase.

Una grotta di eccezionale interesse è la Zinzulusa, situata a meno di un chilometro a sud della cittadina di Castro; il suo nome deriva dal termine dialettale “zinzuli”che significa brandelli perché le stalattiti che pendono sull’ingresso della grotta rassomigliano a tanti brandelli di stoffa.Vi si arriva dal mare o percorrendo un breve cammino ricavato nella roccia; se ne possono ammirare oltre centocinquanta metri, mentre altri cinquanta restano ancora inaccessibili. Da qui si potrà ascoltare il rumore del mare, sentire il profumo della salsedine, osservare le onde che s’infrangono. Venne scoperta nel 1793 e per anni si è sfruttato come fertilizzante il guano depositato dai pipistrelli. Nella parte chiusa al pubblico, ci sono dei piccoli crostacei privi di occhi e pigmentazioni.

La grotta Romanelli è invece ritenuta una delle più importanti stazioni della preistoria, e conserva gran parte dei depositi in cui l’uomo preistorico lasciò le tracce: oltre a sorprendenti resti di animali estinti, sono stati rinvenuti raffinati oggetti litici caratteristici ed importanti graffiti, oltre ad un cranio umano che secondo gli studiosi risalirebbe a 12.000 anni fa.

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