Una vacanza a Santa Maria di Leuca permetterà a chiunque di sperimentare il meglio del Salento, dal godersi il tramonto su una barca a cavallo tra i due mari, al sorseggiare una bibita lungo le strade che costeggiano le favolose ville della cittadina. Sul lungomare infatti lo sguardo dei turisti è subito catturato dai colori sgargianti delle Ville ottocentesche e le loro bagnarole: spicca tra tutte Villa Meridiana (1874), cosiddetta per via di un orologio solare posizionato sulla sua facciata.

Ultimo spicchio meridionale della Costa Salentina e della Provincia di Lecce, è un lembo di terra posto di fronte al mare che si protrae verso sud, quasi a ricercare l’antica congiunzione con tutto il mondo del passato. Questa terra, in larga parte sottratta agli stagni ed alle paludi che caratterizzavano i suoi litorali fino al secolo scorso, rappresenta oggi uno straordinario patrimonio di testimonianze ambientali e culturali, che fanno di quest’area un’interessante alternativa rispetto alle tradizionali mete turistiche: un luogo dove natura e archeologia si amalgamano per scoprire il fascino della Puglia. Una Puglia ancora non molto conosciuta ma turisticamente molto apprezzata da chi già l’ha scoperta.

Santa Maria di Leuca è nota soprattutto per il Capo, una località che divide il mare Ionio dall’Adriatico, dove godere di suggestivi panorami. Santa Maria di Leuca, “la bianca”, “de finibus terrae”, la punta estrema dell’Italia, dove il senso dell’infinito acquista la suggestione della fantasia e del sogno, presenta una costa che si alterna in tratti alti, rocciosi e frastagliati, e piccole insenature sabbiose: l’erosione dell’acqua sulle rocce calcaree ha creato in milioni e milioni di anni le grotte che caratterizzano questo tratto e testimoniano le sue origini antichissime: iscrizioni messapiche, greche e latine appaiono nella Grotta Porcinara; resti di ossa, manufatti vari, selci, uno scheletro umano e una medaglia di rame del tempo di Augusto son stati ritrovati, invece, nella Grotta del Diavolo. E poi ancora Grotta di Mesciu Scianni, Grotta del Presepe, Grotta Cazzafri e molte altre si susseguono da Punta Ristola a Punta Meliso.

I fondali che circondano Santa Maria di Leuca, sono ricchi di storia,cultura e vita, con
paesaggi dai colori sorprendenti e bellissimi sullo sfondo di un blu che lascia senza fiato. Tantissime specie animali e vegetali pullulano la zona, dalle coloratissime donzelle, alle murene maculate,a branchi di ricciole e saraghi. A circa 40 metri di profondità si possono osservare distese di Posidonia Oceanica, un genere di pianta che vive lungo le coste mediterranee.

Come monumenti a Santa Maria di Leuca, da visitare sicuramente è il Santuario di Santa Maria di Leuca, risalente al primo secolo dopo Cristo, situato nella parte alta della città: si può raggiungere sia in macchina, che percorrendo una lunghissima scalinata che porta nel piazzale antistante al Santuario. Da questo piazzale inoltre si può notare lo spendido scenario della costa vista dall’alto, e in determinate condizioni climatiche persino le montagne dell’ Albania. In questo luogo suggestivo, storia e leggenda si incontrano: circa 3500 anni fà, al posto del santuario, esisteva un villaggio dell’età del bronzo e si racconta che centinaia di anni dopo l’apostolo Pietro approdò proprio sul promontorio, per iniziare il suo viaggio verso Roma.

Visitando Santa Maria di Leuca, si scoprirà la bellezza suprema della penisola salentina, si potrà scambiare due chiacchiere con la gente del posto, affabile e cortese, si potrà passeggiare sulle morbide spiagge, poi ci si potrà abbandonare ai piaceri della cucina tipica nei migliori ristoranti di Santa Maria di Leuca. Se di Santa Maria di Leuca si può amare la terra, la sua storia e i suoi monumenti, le arcaiche atmosfere e i modi gentili della sua gente, la si può amare anche per la sua cucina, per le emozioni che riesce a dare grazie ai profumi delle sue erbe, dei suoi ortaggi, del suo olio.