Dolmen, muretti a secco, sagre, spiagge infinite, distese di olivi, cattedrali e piccoli campanili: alcune località del Salento sono icone come nessun altro luogo al mondo e un viaggio in questa terra è un affascinante connubio di natura e tesori nascosti. Dal punto di vista religioso, nel Salento i monaci Basiliani furono molto attivi con la costruzione di chiese e cenobi, tra cui le Centoporte di Guagnano e San Nicola di Casole e soprattutto, vengono tutt’oggi ricordati per le numerose Cripte, suggestivi luoghi di culto scavati nelle rocce, strutturati e affrescati come una vera chiesa.
Numerosi gli itinerari in auto per scegliere la soluzione migliore per vedere l’interezza delle meraviglie della Puglia, anche nelle zone interne, come i paesaggi della Foresta Umbra, i terreni rossi separati dai muretti a secco nelle Murge, la roccia calcarea che domina nel Salento dando origine a fenomeni carsici come doline e gravine. Per il Salento, poi, serve solo salire in macchina e cominciare il classico viaggio sulle strade salentine. Si potrà andare alla scoperta della cultura dei paesini dove si balla ancora la pizzica, raggiungere i paesaggi suggestivi dell’entroterra arricchito dalle pajare, o percorrere la costa salentina, per arrivare al cuore della realtà del Salento. La Grecìa Salentina, oggi costituita dagli attuali paesi di Calimera, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia, Zollino, è una affascinante tappa durante una visita in Salento, e qui ancora oggi è usuale sentir parlare l’antica “lingua grica“.
Federico II, rese libere molte cittadine del Salento ed esse crebbero dal punto di vista economico e ciò porto vantaggi per l’intero territorio. La ripresa economica segnò anche la fioritura delle arti, durante questo periodo, infatti, furono edificati alcuni dei monumenti più belli del Salento, come la Chiesa romanica dei S.S. Nicolò e Cataldo di Lecce, e la Cattedrale di Otranto.
La zona più famosa per il barocco è Lecce, dove questo stile trova una sua peculiarità che lo differenzia: le caratteristiche tipiche hanno origine all’ utilizzo della pietra leccese, dal colore ambrato e dalle decorazioni creative, merito della sua facile lavorazione e della straordinaria abilità degli scalpellini.
Vistitando il Salento certo non dovrà mancare un glossario gastronomico, dalle pittule
all’olio di oliva: tutto per saper ordinare il piatto giusto in una località di mare; si troveranno infatti ristoranti e bar lungo lew coste basse come a Pescoluse, locali nei pressi delle coste rocciose con piccole calette; pub vicino a zone ricche di grotte come Gagliano al Capo, Melendugno, Castro. Il Salento e la sua arte culinaria è anche Otranto, in provincia di Lecce, con le mura a strapiombo sull’ acqua e pietre che raccontano dei bizantini.
Un viaggio in Salento, regalerà la meravigliosa occasione di conoscere il passato leggendario del paese e per viverne intensamente il presente. Si potrà ammirare il tramonto sui due mari a Santa Maria di Leuca, fare shopping nei mercatini variopinti di Torre Vado e Torre Pali, arrovellarsi davanti alle misteriose linee di dolmen e menhir e assaggiare le sublimi pucce. Inoltre i paesaggi rurali, quasi ovunque coltivati con ulivi separati dai tipici muretti a secco, regaleranno tipiche costruzioni, sempre realizzate con la tecnica a secco, chiamate a seconda delle zone furnieddi o pajare. Numerose inoltre le masserie fortificate, risalenti per lo più al XVI, XVII e XVIII secolo.
Infine isolotti e calette, città e paesini gettonatissimi in Salento, saranno la cosiddetta ciliegina sulla torta; sulla meravigliosa Isola dei Conigli, al tramonto si potrà ammirare un panorama ineguagliabile; a Porto Selvaggio si potranno fare dei veri e propri “fanghi naturali”con la morbida argilla; a Castro Marina, il panorama dove sfociano sorgenti di acqua dolce e ghiacciata sarà senza pari; per i9 più romantici, si potrà risalire la costa che è ricca di grotte da vedere, come la grotta Zinzulusa e la grotta allo zolfo di Santa Cesarea, con le sue acque termali.